Le belle figure nel Tango Argentino

Mi ritrovo insieme al mio amico Ernesto Tdj della serata, che mi dà una mano a organizzare la mia milonga mensile. Per l’occasione ho pensato a una serata a tema, del resto è carnevale e abbiamo pure musica dal vivo. Pensiamo ci sarà il pienone. Stiamo lì dal pomeriggio a sistemare l’impianto, a fare le prove, a disporre i tavoli, ad abbellire a festa la sala. Sotto le luci della sala ben illuminata sulle sedie destinate ai tangueros ancora vuote, ci facciamo i beati gli affaracci nostri pensando ognuno a cosa gli è più congeniale visto i ruoli diversi che avremo durante la serata. Io tengo in mano il mio vestito da suora da indossare prima dell’inizio della serata.
Le milonghe a Pisa e Provincia - No Profitango
Per passare meglio il tempo decidiamo di fare un tango, giusto perché, come ogni tanguero che si rispetti, non vede l’ora di abbracciare qualcuno e di provare qualche passo di tango.
FAItango, Federazione Associazioni Italiane Tango Argentino
In genere c’è sempre il solito tanguero che arriva anzitempo e a un certo punto entra in sala un signore di una certa età. Lì per lì non lo riconosco, ma è un tipo che viene sempre a ballare, un tempo insegnante di tango, attore di teatro, ecc. Si avvicina a me e mi dice sorridendo:
“Si può?”
E ovviamente prima di aspettare risposta si è già seduto dove più gli aggrada aggiungendo ad alta voce:
“Continuate pure, io non vi darò noia!”
Continuando nel suo dire:
“Accidenti, sei brava a ballare!”
“Grazie!”
“Ti posso chiedere una cortesia?”
“Ma certo” rispondo io cortese e per nulla insospettita.
“Sai, ti vorrei chiedere se stasera potrei esibirmi nella tua milonga e mi piacerebbe tu fossi la mia partner…”
Eccomi presa al guinzaglio. Difficile dire di no a un signore del suo calibro, perciò mi ritrovo abbracciata a questa vecchia gloria piegata dagli anni che balla oramai con passi incerti e con la sequenza che ricorda a memoria, grazie all’unica connessione cognitiva rimasta. Ha una espressione così felice che non trovo il coraggio di dirgli di no.  Alla fine ballo come a volte faccio quando mi annoio, prendendo in mano la gestione della tanda e penso: si accorgerà che non sto facendo la seguidora mansueta e desisterà dalla richiesta di esibirsi. Invece lui è soddisfattissimo.
Tango - Wikipedia
Prendo coscienza che mi sta costringendo a fare da carne da cannone per accontentare il suo ego. L’esibizione sarà mediocre e i tangueros non daranno la colpa al vecchio maestro ma alla sconosciuta ballerina. Balbetto qualche obiezione, ma ormai la condanna è stata emessa: appuntamento in centro pista tra qualche ora. Aiuto. La sera, iniziata la milonga, sono presa da mille cose. Comincia a farsi sentire la stanchezza, ho fame e vorrei potermi rilassare e ballare qualche tanda tra braccia che mi cullino e mi rassicurino che sta tutto andando per il meglio. Invece è arrivata l’ora dell’esibizione, ben cosciente che sto per fare una figura più o meno di m..  Prima di iniziare l’esibizione il vecchio milonguero, microfono in mano, si presenta. Tenete a mente che lui è anziano, famoso, conosciuto da tutti, al centro della sala, la sua voce riecheggia nelle enormi casse; io sono una tanguera semplice più conosciuta per i miei racconti, seduta sulla sedia, vicino al mio amico tdj, Ernesto. Vorrei sparire del tutto. Invece lui indica la sottoscritta e tutta l’attenzione si sposta su di me. Dice: “Questa giovane tanguera, organizzatrice, scrittrice, mi ha chiesto la cortesia di potersi esibire insieme a me. Così ho pensato di ballare: “Por una cabeza”  di Carlos Gardel. Io a lui? Ha detto così, che io gli ho chiesto questa cortesia. Il resto stato quel che è stato. Non è poi andata così male.
BUENOS AIRES TANGO, A ROMA LA QUARTA EDIZIONE - culturaeculture.it
(P.S. Il vecchio milonguero “paraculo” è morto un paio di anni fa. Mi dispiace, perché nonostante tutto era un tipo troppo simpatico. E’ un bravo ballerino dei suoi tempi!)
https://www.youtube.com/watch?v=SJ1aTPM-dyE

3 Comments

  1. Antonio Negro ha detto:

    Bellissima storia anche perché vera, oltre che egregiamente raccontata, come del resto mi accade con quasi tutto ciò che lei scrive Maria. Inizio a leggere le prime righe e non riesco più a staccarmi dal testo, fino alla fine del racconto. E dopo aver letto questi suoi racconti mi ritrovo a fare, ormai da un paio d’anni, sempre la stessa considerazione: “Ma che straordinarie descrizioni di vita tanguera vissuta che riesce a fare questa autrice! Chissà come sarebbe, avendone occasione, mirarla e magari condividere con lei una tanda?!?!?”

    • Maria ha detto:

      Per la tanda parliamone… Sarà un piacere! Grazie per le sue parole, fa sempre bene al cuore sapere di riuscire a regalare emozioni!!!
      Spero a presto💕

    • Daniele Donzello ha detto:

      Per la tanda parliamone, sarà un vero piacere!
      Grazie per le parole scritte, fa sempre bene al cuore sapere di riuscire a trasmettere le emozioni che il tango riesce a darci sempre, comunque e nonostante tutto!
      Spero a presto!
      Maria Caruso

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